Travasi

I travasi sono un attività tipica del metodo Montessori, attraverso il gioco viene stimolata la motricità fine e la coordinazione occhio-mano, vengono proposti solitamente ai bambini a partire da un anno di età.
L’attività dei travasi inoltre è molto utile per quei bambini che hanno bisogno di imparare la pazienza e l’autocontrollo, di fare giochi tranquilli e di allenare la concentrazione.

Esistono due grandi famiglie di travasi:

  • Travasi di liquidi
  • Travasi di solidi

Per i  travasi di liquidi normalmente si utilizza l’acqua a volte si può aggiungere qualche goccia di colorante alimentare per rendere il tutto più facilmente visibile al bambino e renderlo ancora più giocoso. L’acqua viene travasata da un contenitore all’altro (che può essere una brocca, una ciotola, un bicchiere…) utilizzando cucchiai, spugne, imbuti, conta goccia e chi più ne ha più ne metta.

Per i travasi di solidi si può utilizzare davvero un po’ di tutto, legumi o cereali secchi, farina di mais, pasta, tappi, pom pom, sabbia, pigne, e moltissimi materiali di recupero, quindi via libera alla fantasia.
Per i travasi di solidi si possono utilizzare inizialmente le mani per poi passare a cucchiai, mestoli, imbuti, setacci, pinze, ecc.

Si può riproporre l’attività dei travasi anche piuttosto spesso, senza renderla ripetitiva, semplicemente variando materiale d’utilizzo, cambiando colori, forme o sonorità; in modo che i bambini possano sperimentare il più possibile.

Per entrambi i tipi di travasi, se si vuole seguire il metodo Montessori alla lettera, bisognerebbe usare oggetti frangibili (ciotole, piatti, bicchieri, brocche…) in vetro o porcellana. Questo perché l’utilizzo di materiali delicati aiuta il bambino a imparare i movimenti corretti, inoltre permette l’autocorrezione. Se un bambino accidentalmente farà cadere un oggetto questo si romperà e lo sbaglio per il bambino sarà evidente e potrà correggersi da solo.

Io personalmente sono d’accordo sul fare utilizzare materiali frangibili ai bambini fin dall’anno di età, però non per questo non utilizzo contenitori in altri materiali come legno, plastica, metallo o latta.
Penso che sia importante anche variare il materiale con il quale il bambino viene in contatto, in modo che impari che ogni materiale ha una consistenza, produce un suono, ha un peso differente da un altro materiale. Per esempio trovo interessante che travasare lo stesso materiale, in una ciotola di porcellana, piuttosto che in una di latta o di legno produca dei rumori completamente differenti.

Ci sono diverse linee di pensiero anche su come proporre l’attività, il metodo Montessori, propone l’attività in modo ordinato su di un vassoio con per esempio due ciotole, una vuota e una con il materiale da travasare ed un cucchiaio. L’adulto si sederà a fianco del bambino e gli presenterà tutti gli oggetti presenti sul vassoio, in seguito gli mostrerà quello che deve fare, e infine rimetterà tutto al suo posto come era all’inizio. Poi sarà il bambino che inizierà la sua attività.

Trovo che questo metodo sia molto utile, il bambino osserva quello che deve fare e poi lo ripete scrupolosamente e con concentrazione.
Delle volte però penso sia anche utile lasciare i bambini “liberi” di sperimentare con i travasi come meglio pensano. A questo scopo noi utilizziamo un tavolo con due grandi contenitori dove il primo viene riempito di materiale e il secondo viene presentato vuoto. La differenza sta nel fatto che non viene spiegato al bambino cosa deve fare e che gli vengono dati molti attrezzi a disposizione da utilizzare a suo piacimento (cucchiai, pinze, ciotole, imbuti, brocche, mestoli, ecc). Il gioco è assolutamente libero, l’unica “regola” è che bisogna cercare di tenere il materiale da travaso nel tavolo e di non sparpagliarlo per tutta casa. A proposito quando si fanno i travasi è una buona abitudine lasciare a disposizione dei bambini del materiale per pulire (stracci, scopa, scopino e paletta) in modo che se dovesse succedere l’incidente e dovessero rovesciare qualcosa, possono rimediare.

Per i bambini piccoli da un anno di età, ma in realtà anche prima, da quando stanno seduti da soli, si possono proporre i primi travasi.
Noi abbiamo iniziato con la Chloe quando aveva 8-9 mesi perché ci siamo resi conto che lo faceva già lei spontaneamente. Le piaceva spostare gli oggetti da un contenitore all’altro.
I primissimi travasi li ha fatti spostano gli oggetti del suo cesto dei tesori (di cui vi parlerò prossimamente) in un altro cesto vuoto.
In seguito mi è capitato spesso che mentre dovevo cucinare lei si lamentava perché non le davo attenzioni e così la mettevo seduta per terra in cucina con le cassette della frutta/verdura, pentole o altro e lei travasava da una piena a quella vuota qualunque cosa le dessi: patate, cipolle, arance, limoni e quant’altro.

Le davo sempre alimenti di grandi dimensioni da travasare perché in quel periodo era in piena fase orale e metteva tutto in bocca, così ero tranquilla.

In conclusione i travasi ci accompagnano da più di un anno e la nostra piccola non mostra nessun segno di voler smettere questa avventura.

Ringraziamo Pamela Torti per le splendide fotografie.

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